martedì 27 novembre 2012

Tensione all'Ilva di Taranto


 In conseguenza della chiusura degli stabilimenti dell'Ilva c'e' un notevole rischio per l'ordine pubblico, lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri: "Conto molto nel senso di responsabilita' di tutti. Abbiamo fiducia nell'incontro di Palazzo Chigi di giovedi' prossimo e teniamo i nervi saldi". Alle 23 Fim, Fiom e Uilm sospenderanno lo sciopero indetto nel siderurgico in risposta alla decisione dell'azienda di bloccare la produzione e l'attivita' dell'area a freddo. Torneranno al lavoro solo i lavoratori dell'area a caldo che non e' sottoposta a sequestro e quelli dell'area a freddo che l'Ilva ha chiamato per il disbrigo di attivita' che si rendono comunque necessarie nonostante la fermata della produzione. Intanto, il sindaco di Taranto, Ezio Stefano, e' stato iscritto nel registro degli indagati per il caso Ilva.
  Risulta indagato anche monsignor Marco Gerardo, parroco del Carmine e in passato segretario particolare di monsignor Benigno Papa, arcivescovo di Taranto sino al 4 gennaio 2012.
  Sul fronte sindacale il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, giudica la scelta dei vertici dell'Ilva di chiudere "sbagliata e credo che il governo gliela debba far cambiare.
  Per risanare anche la citta' servono bonifiche, investimenti e cambiamenti. Per questo una soluzione che preveda il futuro di quella azienda, e' anche una soluzione che mette in coerenza salute e lavoro". Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, afferma: "Non ho mai esercitato pressioni di alcun genere, mentre mi sono battuto "perche' l'Arpa diventasse un organismo famoso per la propria indipendenza". L'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, rileva: "Sono preoccupato per questo braccio di ferro tra la magistratura e l'impresa.
  Allo Stato fa capo la magistratura, allo Stato fa capo il governo e allo Stato deve rispondere anche l'impresa. Allora, l'iniziativa dello Stato sia chiara, dobbiamo cercare una soluzione negoziata per tutti". A Genova assemblea permanente all'Ilva da parte degli operai del locale stabilimento, dopo la manifestazione di questa mattina, che ha determinato la chiusura per oltre tre ore del casello autostradale di Genova-Ovest e la paralisi del traffico nel ponente cittadino, i lavoratori sono rientrati in fabbrica e si sono riuniti presso la sala mensa, in attesa dell'esito del vertice di giovedi' a Roma. (AGI) .

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