giovedì 8 novembre 2012

Più colesterolo buono grazie al pomodoro geneticamente modificato


I ricercatori dell'Università della California di Los Angeles (Usa) hanno ottenuto un pomodoro geneticamente modificato che produce una proteina che svolge le stesse funzioni di quella presente nel colesterolo buono, ma in modo molto più efficace. Durante l'American Heart Association's Scientific Sessions 2012, che si concluderà oggi proprio a Los Angeles, Alan Fogelman, responsabile delle ricerche che hanno portato alla creazione di questa nuova varietà di pomodoro, ha sottolineato che uno dei vantaggi principali della piante è permettere di aumentare la componente proteica del colesterolo buono semplicemente attraverso l'alimentazione.

I pomodori sono stati ingegnerizzati in modo tale da produrre un peptide chiamato 6F, in grado, appunto, di simulare l'azione di ApoA-1, la proteina principale del colesterolo buono (detto anche HDL). Dopo averli liofilizzati, i ricercatori li hanno aggiunti ad un mangime per topi studiato in modo tale da mimare la tipica dieta occidentale ricca di grassi e calorie. Rispetto agli animali che hanno ricevuto il mangime senza aggiunta di pomodori, quelli che hanno mangiato il cibo addizionato hanno mostrato livelli più alti di colesterolo buono e dell'attività di un enzima antiossidante associato al colesterolo HDL e ad un rischio inferiore di malattie cardiache. Viceversa, in questi topi l'infiammazione era ridotta, così come i livelli di molecole che accelerano la formazione delle placche aterosclerotiche negli animali e, soprattutto, il numero di placche.

“A quanto ne sappiamo – ha spiegato Fogelman – si tratta del primo esempio di un farmaco con queste proprietà che è stato prodotto in una pianta commestibile e che è biologicamente attivo quando viene dato da mangiare senza bisogno di isolarlo o purificarl

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