giovedì 29 novembre 2012

Btp in rialzo sotto massimi dopo aste a tassi minimi da 2 anni


MILANO, 29 novembre (Reuters) - Il mercato obbligazionario italiano, dopo una vivace mattinata dominata dalle aste a medio-lungo collocate il massimo dell'offerta al rialzo e a rendimenti ai minimi di due anni, a metà seduta prendere respiro e si posiziona su livelli sotto i massimi, ma comunque sopra quelli della chiusura di ieri. Nell'attesa dell'asta il mercato aveva spinto il rendimento del Btp decennale sotto il 4,50% dopo due anni. Il Tesoro ha collocato 5,98 miliardi su un'offerta tra 4 e 6 miliardi, di Btp a 5 e a 10 anni. Si tratta dell'ultima delle tre tre sedute d'asta di questa settimana, con le quali il Tesoro italiano, offrendo un'ampia gamma di prodotti dal Bot a sei mesi al Btp a 10 anni, con uno zero coupon e un indicizzato, ha collocato circa 18 miliardi. "Questa tornata d'asta è arrivata in un buon periodo, guidata dall'ottimismo per la risoluzione delle questioni aperte, dal fiscal cliff Usa, allo sbocco della tranche di aiuti per la Grecia e della crisi bancaria spagnola" dice uno strategist. Le aste di questi giorni hanno registrato un netto calo del costo del finanziamento, tornato ai livelli che non si vedevano da quando la crisi greca era diventata più che evidente con la necessità dell'erogazione del secondo pacchetto di aiuti da parte degli organismi internazionali (ottobre 2010). 
 Con l'ammontare collocato oggi la raccolta 2012 per il Tesoro sale a 455 miliardi, secondo calcoli di Unicredit, e c'è ancora in agenda, prima della fine dell'anno l'asta del nuovo Btp a 3 anni (dicembre 2015) che verrà offerto, in quanto prima tranche, probabilmente per circa 3/4 miliardi oltre, probailmente, a quella del Bot a un anno. L'obbiettivo del Tesoro per quest'anno è di circa 470 miliardi. Lo spread di rendimento tra titoli di Stato italiani e tedeschi è sceso, prima dell'asta fino a 309 punti base, il minimo da ottobre scorso, per poi risalire a 313 punti base a metà seduta, comunque in calo dai 323 della chiusra di ieri . Il tasso del decennale italiano è sceso sino a
4,49% per poi risalire a metà seduta a 4,52%, sotto in ogni caso
al 4,60% del finale di seduta di ieri 

 ASTA BTP COLLOCATA IN MOEMNETO DI FORTE RALLY
    "E' stata una mattinata folle. I prezzi galoppavano, anche troppo. Alla fine alcuni investitori hanno frenato e preso beneficio" dice uno specialist.L'effetto di questa situazione sull'asta si è tradotto in un risultato con prezzi per il Btp decennale in linea con il mercato e per il Btp a 5 anni anche appena sotto, e con bid-to-cover più contenuti rispetto a quelli dell'asta del mese scorso. 
 "Questa mattina sul mercato c'è stato un rally mostruoso, i prezzi sono saliti molto, e questo ha scoraggiato qualche investitore ad andare in asta" dice Alessandro Giansanti, strategist di Ing. "E' per questo che la domanda non è stata eccezionale". I bid-to-cover sono scesi a 1,24 da 1,49 per il 5 anni e a 1,18 dal precedente 1,43 per il decennale. Il rendimento del Btp 2017 a 3,23% in calo dal 3,80 dell'asta di ottobre, è al minimo da ottobre 2010. Il rendimento del decennale, a 4,45% da 4,92% dell'asta di un mese fa, è ai minimi da novembre 2010. Dopo l'asta il mercato si è appesantito. "Alcuni sono corsi a prendere beneficio dopo il potente rally: meglio portare a casa se si può. Ma il mercato resta comunque tonico e ottimista" dice un dealer. L'aspettativa poi che la crisi fiscale Usa possa venire risolta entro Natale, come ha detto Obama ieri, spinge ancor più il mercato al rialzo. "Qualche realizzo ci sta. Ma meglio non
andare troppo corti" dice un dealer.
         
13,20
FUTURES BUND DIC.           142,69   (-0,26)        
FUTURES BTP DIC.            111,57   (+0,56)        
BTP 2 ANNI  (NOV 14)    107,856  (-0,012) 1,876%
BTP 10 ANNI (NOV 22)   108,111  (+0,527) 4,526%
BTP 30 ANNI (SET 40)    97,627  (+1,187) 5,227%
SPREAD (PB)
                                             ULTIMA CHIUSURA  
TREASURY/BUND 10 ANNI   25            25
BTP/BUND 2 ANNI          187           189      
BTP/BUND 10 ANNI       313           323  
livelli minimo/massimo              309,1-320,8  322,1-334,1
BTP/BUND 30 ANNI       293           304      

SPREAD BTP 10/2 ANNI                   265,0         272,9
SPREAD BTP 30/10 ANNI                   70,1          71,1    

 







martedì 27 novembre 2012

Tensione all'Ilva di Taranto


 In conseguenza della chiusura degli stabilimenti dell'Ilva c'e' un notevole rischio per l'ordine pubblico, lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri: "Conto molto nel senso di responsabilita' di tutti. Abbiamo fiducia nell'incontro di Palazzo Chigi di giovedi' prossimo e teniamo i nervi saldi". Alle 23 Fim, Fiom e Uilm sospenderanno lo sciopero indetto nel siderurgico in risposta alla decisione dell'azienda di bloccare la produzione e l'attivita' dell'area a freddo. Torneranno al lavoro solo i lavoratori dell'area a caldo che non e' sottoposta a sequestro e quelli dell'area a freddo che l'Ilva ha chiamato per il disbrigo di attivita' che si rendono comunque necessarie nonostante la fermata della produzione. Intanto, il sindaco di Taranto, Ezio Stefano, e' stato iscritto nel registro degli indagati per il caso Ilva.
  Risulta indagato anche monsignor Marco Gerardo, parroco del Carmine e in passato segretario particolare di monsignor Benigno Papa, arcivescovo di Taranto sino al 4 gennaio 2012.
  Sul fronte sindacale il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, giudica la scelta dei vertici dell'Ilva di chiudere "sbagliata e credo che il governo gliela debba far cambiare.
  Per risanare anche la citta' servono bonifiche, investimenti e cambiamenti. Per questo una soluzione che preveda il futuro di quella azienda, e' anche una soluzione che mette in coerenza salute e lavoro". Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, afferma: "Non ho mai esercitato pressioni di alcun genere, mentre mi sono battuto "perche' l'Arpa diventasse un organismo famoso per la propria indipendenza". L'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro, rileva: "Sono preoccupato per questo braccio di ferro tra la magistratura e l'impresa.
  Allo Stato fa capo la magistratura, allo Stato fa capo il governo e allo Stato deve rispondere anche l'impresa. Allora, l'iniziativa dello Stato sia chiara, dobbiamo cercare una soluzione negoziata per tutti". A Genova assemblea permanente all'Ilva da parte degli operai del locale stabilimento, dopo la manifestazione di questa mattina, che ha determinato la chiusura per oltre tre ore del casello autostradale di Genova-Ovest e la paralisi del traffico nel ponente cittadino, i lavoratori sono rientrati in fabbrica e si sono riuniti presso la sala mensa, in attesa dell'esito del vertice di giovedi' a Roma. (AGI) .

domenica 25 novembre 2012

Geriatri, 3mln di over 75 sbagliano dosi e terapie


Colore, grandezza, dimensioni, scritte troppo piccole, pillole non numerate: tutti elementi di come sono confezionati i farmaci, in pillole o gocce, che mandano in confusione l'anziano. Il risultato e' che circa la meta' degli over 75, cioe' 3 milioni (su una popolazione di 6 milioni), sbaglia dosi e terapia. 

E' quanto emerge da una ricerca della Societa' italiana di geriatria e gerontologia (Sigg), fatta in collaborazione con Data analysis, presentata oggi al convegno della Sigg a Milano. La ricerca, conclusa a luglio 2012 su 1500 anziani con piu' di 75 anni sulla base di questionari concordati con i geriatri, si e' concentrata sul loro rapporto nella gestione con il farmaco e gli errori commessi. Il risultato e' che 3 milioni sbagliano dosi e terapia perche' non vedono bene magari quando gocce versarsi, o non si ricordano.

L'indagine ha anche rilevato l'uso dei farmaci generici, scoprendo che, nonostante le campagne di sensibilizzazione fatte, solo il 30% dei 6 milioni di over 75enni conosce i generici, e circa 900mila li usa. Il resto si serve dei farmaci 'griffati', piu' costosi. La spesa media annuale del Servizio sanitario nazionale per ciascun anziano over65 e' di circa 900 euro, di cui solo il 18% (poco piu' di 100 euro) e' per i generici. A cio' si deve aggiungere la spesa privata, cioe' di tasca propria, per gli anziani che e' di 7 miliardi di euro l'anno, piu' 1 miliardo per integratori.

giovedì 22 novembre 2012

Ecco l'età molecolare


Dimostrare meno anni di quanti ne indichi la carta d'identità è una questione molecolare: il segreto è nel processo di modificazione chimica del Dna chiamato metilazione. 
Lo hanno scoperto i ricercatori dell'università della California a San Diego, che sulla rivista Molecular Cell spiegano come basti un semplice esame del sangue per determinare la vera età biologica di una persona. E' una scoperta che offre la possibilità di battere sul tempo le malattie legate all'invecchiamento.

Le lancette dell'orologio biologico non girano con la stessa velocità in tutti gli individui: ''alcuni settantenni dimostrano 50 anni, mentre certi cinquantenni dimostrano 20 anni di più'', afferma il coordinatore dello studio, Kang Zhang.

Esiste però una spia molecolare in grado di rivelare la vera età di una persona: è il processo di modificazione chimica del Dna che accende e spegne i geni, chiamato metilazione.
''Lo stato di metilazione decade nel tempo lungo l'intero genoma'', spiega un altro autore dello studio, Trey Ideker. ''Nelle cellule dei giovani - aggiunge - la metilazione è presente in alcuni punti ben distinti e non in altri, ed è molto strutturata. Nel tempo, tuttavia, i siti di metilazione diventano più sfocati e i confini si confondono''. 
Questo processo non avviene però con la stessa velocità per tutti: addirittura gli organi di una stessa persona non invecchiano con lo stesso ritmo, così come pure le cellule tumorali invecchiano con un ritmo diverso rispetto a quelle sane.

Partendo da questa scoperta, i ricercatori hanno messo a punto un esame del sangue che permette di svelare l'età biologica di una persona valutando i marcatori che descrivono lo stato di metilazione del Dna.
Testato già su oltre 600 persone da 19 a 101 anni, il test ha dimostrato di essere ''un ottimo modo per predire l'invecchiamento'', come spiega lo stesso Zhang. Potrà essere usato in ambito forense, ma anche nel campo della medicina preventiva, per identificare lo stile di vita e i farmaci più adatti a prevenire le malattie legate all'invecchiamento.

domenica 18 novembre 2012

Internet interstellare e teletrasporto quantistico: il futuro non è mai stato così vicino


Magari il presidente americano Barack Obama esagera quando dice che entro il 2030 cammineremo sul suolo marziano, magari invece no. Nel dubbio, la NASA e la ESA stanno lavorando a una tecnologia che consentirebbe una comunicazione digitale in tempo reale Terra-Marte. Una sorta di Internet interstellare, per usare un termine altisonante.
In realtà, la tecnologia in questione si chiama Disruption Tolerant Networking (DTN) ed è un protocollo specificamente studiato per consentire una comunicazione efficace tra sonde, navicelle e stazioni spaziali e dispositivi situati sulla superficie di un pianeta. Il primo test è stato effettuato lo scorso 8 novembre, quando Sunita Williams, comandante della spedizione 33 sulla Stazione Spaziale Internazionale è riuscita a controllare dallo spazio un dispositivo elettronico localizzato in Germania, come farebbe un bambino con una Gig Nikko . Per la precisione, il luogo era l’European Space Operations Centre di Darmstad, e il dispositivo un modellino robot della LEGO.
“Questa prova ha dimostrato come sia possibile creare una nuova infrastruttura di comunicazione che consenta di inviare comandi da un veicolo spaziale in orbita a un robot sulla superficie e di ricevere da questo dati e messaggi” spiega Badri Younes della NASA “Il DTN sperimentale che abbiamo testato potrebbe un giorno essere utilizzato dagli esseri umani su un veicolo in orbita attorno a Marte, o dalla Terra (sfruttando i satelliti), per azionare un robot sulla superficie del pianeta.”
Direte voi: tutto molto interessante, ma tu ci avevi parlato di Internet interstellare, qui per ora non si arriva nemmeno a Urano. E avete ragione. Datemi tempo, ora ci arrivo.
Fino a poco tempo fa, l’idea stessa di estendere questa rete di comunicazione fuori dai cancelli del sistema solare era tanto suggestiva quanto poco realizzabile. Solamente lo scorso marzo, Caleb A. Scharf , astronomo e direttore del Columbia Astrobiology Center, immaginava una rete composta da un migliaio di sonde spaziali disposte tra la Terra e Alfa Centauri , che l’umanità potrebbe allestire in totale tranquillità, lanciando una sonda ogni dieci anni. Non ci vuole una laurea in astrofisica per capire che stiamo parlando della prospettiva di una rete di comunicazione tra Terra e Alpha Centauri che non sarebbe utilizzabile prima di altri 10.000 anni.
Ma ecco che a toglierci dall’impasse (o almeno, a provarci) intervengono i ricercatori dell’Hefei National Laboratory for Physical Sciences di Anhui, in Cina, che per risolvere la questione hanno pensato di affidarsi al teletrasporto quantistico . Per la precisione, Chao-Yang Lu e colleghi hanno realizzato una forma di teletrasporto quantistico. Nello studio pubblicato in questi giorni, i ricercatori descrivono i passaggi fondamentali di un esperimento che ha consentito di trasferire lo stato energetico di un nodo quantistico composto da 100 milioni di atomi di rubidio a un nodo formalmente identico, localizzato a una determinata distanza fisica, utilizzando un cavo di fibra ottica.
Per rendere tutto ciò il più commestibile possibile, possiamo dire che gli scienziati cinesi sono riusciti a sfruttare le proprietà della correlazione quantistica per teletrasportare lo stato energetico di un oggetto, a un oggetto identico e distante. Volendo usare una metafora molto raffazzonata, è come se io e un mio collega avessimo in mano due uova identiche e, nel momento in cui ne cuocio una, l’altra si cuoce di conseguenza.
La cosa interessante, è che questo tipo di tecnologia, in futuro, potrebbe essere utilizzata per creare un sistema di comunicazione interplanetaria che, nei sogni di ricercatori e futurologi , consentirà di trasmettere dati alla velocità della luce anche su distanze interstellari. Prima però, gli sviluppi analizzati ad Anhui, saranno probabilmente sfruttati per avvicinarsi di un altro passo agli attesissimi, provvidenziali, quasi chimerici, supercomputer quantistici .
Nell’attesa, non smettete mai di puntare il naso al cielo.


Demi, passione Nba:flirt "aristocratico" con il Barone"


L'attrice statunitense, dopo aver divorziato da Ashton Kutcher, avrebbe una storia con il play dei Knicks, Baron Davis, in convalescenza dopo un grave infortunio. Coppia che promette scintille

venerdì 16 novembre 2012

Roman Coppola porta al Festival di Roma un Charlie Sheen in crisi d’identità



Sembra siano i film nordamericani la parte migliore del Concorso, quest’anno, al Festival di Roma. Un concorso ormai vicino alla chiusura che si conferma composto da titoli molto diversi tra loro, molti dei quali poco convincenti, nessuno eccezionale. Applaudito dalla stampa e dal pubblico il nuovo lavoro di Roman Coppola, figlio di Francis Ford, che ha presentato al Festival il suo A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III.

La storia è quella di un serial casanova, ovvero Charles Swan III, illustratore geniale di mezza età in crisi sentimentale perché la sua ultima fiamma (Katheryn Winnick) l’ha lasciato, dal suo punto di vista, senza un vero perché. Charles Swan lo interpreta un Charlie Sheen che incarna alla perfezione il fancazzismo da celebrità in crisi di identità molto simile al personaggio interpretato da Stephen Dorff in Somewhere (di Sofia Coppola, peraltro Dorff compare nel film in un piccolo cammeo).

Sceneggiatore di successo (ha scritto, assieme a Wes Anderson, sia Il treno per il Darjeeling che Moonrise Kingdom, di prossima uscita), Coppola spiega perché abbia voluto, a distanza di quasi dieci anni dal suo ultimo lavoro come regista, portare sullo schermo la rottura di una coppia: “Quando ho iniziato a pensare a questo film, qualche anno fa, sapevo di voler raccontare la storia della fine di un rapporto, con tutti i dolori, i ricordi belli e brutti che si porta dietro. Ho coinvolto Charlie Sheen, che conosco da quando avevo undici o dodici anni; giocavamo insieme da bambini, e quando conosci una persona da bambino te la porti dietro per tutta la vita. Gli ho detto ‘Mio padre e tuo padre hanno fatto un bel film insieme (Apocalypse Now, ndr), dovremmo provare anche noi…‘. La storia di cui parlo è un’esperienza che ho vissuto personalmente, per questo ho voluto casa mia come location per l’abitazione del protagonista e ho addirittura dato a Charlie alcuni miei vestiti.”

Un film anticonformista e originale, come sottolinea il produttore Youree Henley. “Non abbiamo fatto moltissima preparazione, ma per merito di Roman e del suo costante entusiasmo tutto è riuscito a meraviglia. Lui l’ha scritto, lui l’ha co-prodotto, lui l’ha diretto: è bello vedere una persona che mette così tanta passione nel suo lavoro.” L’attrice Katheryn Winnick approfondisce il suo personaggio: “Ciò che colpisce è che, malgrado la rottura, ci sia comunque un grande amore tra il mio personaggio e quello di Charlie. Tutti noi, prima o poi, ci troviamo a vivere la fine di una storia sentimentale, ma ciò non significa che il legame intimo muoia. Una parte della persona che abbiamo amato resterà sempre dentro di noi, e che ce la porteremo dietro per tutte le storie d’amore successive.”

Sul tono onirico che contraddistingue A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III, Coppola rivela che “le parti oniriche sono legate alle fantasticherie del protagonista che è un sognatore per eccellenza. Volevo raccontare una storia adulta e matura con toni giocosi, quasi infantili. Mi piaceva l’idea di riprodurre un po’ lo spirito con cui, da piccoli, si guardano i film sugli indiani, i cartoni animati e Playboy al tempo stesso”.

A chi sottolinea il richiamo al cinema di Federico Fellini nella parte finale del film, Coppola replica: “Il parallelo mi lusinga. Fellini ha avuto un’enorme influenza sulla mia formazione, così come in quella di altri cineasti che amo, come Bob Fosse o Woody Allen. Adoro i film fatti da autori che abbiano una personalità, una voce riconoscibile, e Fellini è sicuramente al vertice di una ideale classifica stilata in questo senso, assieme ad Allen o ai fratelli Coen. Volevo in qualche modo riproporre quello spirito, creare qualcosa che fosse unico e dichiarare il mio affetto per l’America degli anni ‘70.”

Anni più evocati che ricostruiti filologicamente, attraverso la musica di Jackson Brown o il brandy Alexander: tanti piccoli particolari che fanno rivivere l’epoca l’atmosfera della West Coast, in cui si inserisce la storia di un dolore, di una profonda sofferenza raccontata con leggerezza, che mescola il volto glamour e quello dolente di Hollywood.



giovedì 15 novembre 2012

Guerra a Gaza, 18 morti e decine di feriti


Le tre persone uccise si trovavano in una palazzina residenziale di quattro piani a Kiryat Malachi. Nell'attacco, riferiscono i media israeliani, sono rimaste ferite
altre due persone, tra le quali un bambino.
Alle persone che vivono nel sud dello Stato ebraico è stato chiesto di rifugiarsi in zone fortificate. Le scuole sono chiuse nel raggio di 40 chilometri dal confine con Gaza, così come i centri commerciali, mentre a chi vive vicino al confine è stato ordinato di non recarsi al lavoro e restare in casa, fatta eccezione per i servizi essenziali. Pattuglie della polizia sono state dispiegate in molte localita del Paese, temendo che Hamas possa organizzare attacchi ben oltre la portata dei suoi razzi lanciati dalla Striscia.
Esplosione a 15 chilometri da Tel Aviv
Una potente esplosione è stata avvertita a Rishon le-Zion, 15 chilometri a sud di Tel Aviv. Si tratta dell'obiettivo più lontano da Gaza colpito finora dai razzi palestinesi. La deflagrazione, preceduta dal suono delle sirene di allarme, è avvenuta in una zona aperta e non ha provocato vittime. Lo riferisce la radio militare. Rishon Letzion è la quarta città israeliana con una popolazione di 228mila persone e si trova 50 chilometri a nord della Striscia di Gaza.
Pioggia di razzi
Si aggrava dunque la crisi in Medio Oriente: l'offensiva 'Pilastro di Sicurezza', entrata nel secondo giorno, va avanti senza sosta ma i palestinesi da Gaza reagiscono con una pioggia di razzi; e uno ha colpito un edificio di 4 piani nella cittadina di Kreat Mlakhi, a circa 25 km a nord di Gaza, e ha fatto tre vittime civili, le prime israeliane da quando l'operazione è cominciata.
Vittime palestinesi, bilancio gravissimo. Pesante anche il bilancio sul fronte palestinese: almeno 13 morti (tre dei quali oggi a Khan Younis) e quasi un centinaio di feriti. Tra le 13 vittime anche tre bambini (di 7 anni e undici mesi), una donna incinta e 8 adolescenti. La bimba si chiamava Rinan Arafat e aveva sette anni. Il neonato era Ahmed Mashrawi, di 11 mesi. La ragazza incinta era Hiba al-Mashrawi, di 19 anni. Lo precisa
l'agenzia di stampa palestinese Maan. Le ostilità hanno avuto inizio ieri con la uccisione del capo militare di Hamas Ahmed Jaabari (52) e della sua guardia
del corpo, Muhammad al-Hamas. Altri miliziani colpiti a morte dal fuoco israeliano sono Issam Abul-Mizah (20), Wael al-Ghalban e Hisham al-Ghalban.
Altre vittime identificate finora negli ospedali della striscia sono: Hani al-Kasih (19), Mahmud Sawawein (65), Habes Mesmeh (30). 
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, riunitosi nella notte, ha chiesto lo 'stop' delle violenze, ma non ha preso alcuna decisione. 
Telefonata dalla Casa Bianca
Il presidente Usa, Barack Obama, ha parlato nella notte italiana con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu e il presidente egiziano, Mohamed Morsi dell'escalation della violenza in Medio Oriente. Lo ha reso noto la Casa Bianca, secondo la quale il presidente ha riaffermato il diritto di Israele di garantire la propria autodifesa dal lancio dei razzi dalla Striscia, ma ha anche chiesto a Netanyahu di evitare vittime civili negli attacchi di rappresaglia
Netanyahu: Israele continuerà a difendersi, ma faremo di tutto per evitare vittime
Il primo ministro di Israele Benyamin Netanyahu ha detto che "Israele continuera' a fare tutto quello che e' necessario per difendersi". "Hamas - ha aggiunto - e' responsabile per il lancio di centinaia di razzi sulle nostre citta' e i nostri bambini, ma Israele continuera' a fare qualsiasi cosa per evitare di procurare vittime a Gaza".
L'Egitto: aggressione inaccettabile
"Gli israeliani devono capire che l'aggressione contro Gaza è inaccettabile e che non potrà che portare all'instabilità nella regione", ha affermato il presidente egiziano, Mohamerd Morsi, in una dichiarazione agli egizioni diffusa dalla tv di stato.
Paralisi Onu
Nella notte -dopo l'offensiva militare lanciata da Israele, una delle piu' importanti offensive aeree degli ultimi 4 anni, in cui ha ucciso il capo militare di Hamas nella Striscia-  si è riunito d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu per affrontare proprio il problema della recrudescenza delle violenze: l'organismo non ha preso alcuna decisione, ma ha fatto appelli a entrambe le parti perché pongano fine agli scontri. 

mercoledì 14 novembre 2012

Obama: "Più tasse per i più ricchi"


Barack Obama apre "a compromessi e nuove idea" per trovare un accordo con il congresso e scongiurare il 'fiscal cliff': i 600 miliardi di dollari tra tagli e aumenti delle tasse che entrera' in vigore automaticamente il 1 gennaio 2013 se non si trovare un'intesa.
L'accordo sul fiscal cliff deve prevedere che le tasse sulla clase media rimangano invariate. Lo detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, durante la prima conferenza stampa dalla sua rielezione. L'esito del voto "dimostra che la maggioranza degli americani - ha sottolineato Obama - la pensa come me".
Senza un rapido accordo per risolvere il problema del 'fiscal cliff' l'America tornerebbe alla recessione: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama.
Al momento non ci sono prove che siano stati compromessi segreti o che ci sia il rischio di danni agli Usa in seguito allo scandalo che ha travolto il direttore della Cia, il generale David Petraeus ha dichiarato il presidente Usa, aggiungendo che Petraeus non ha rispettato gli standard di sicurezza previsti da chi ricopre la sua carica. Il presidente ha comunque chiarito che non intende immischiarsi nell'inchiesta aperta e non intende esprimere giudici sul generale fino alla conclusione delle indagini.
"Al momento, non ho alcuna prova che, in base al materiale che mi e' stato mostrato, siano state diffuse informazioni classificate e che potrebbero avere un impatto negativo sulla nostra sicurezza nazionale", ha aggiunto.
Barack Obama tradisce un certo imbarazzo sullo scandalo sessuale che ha travolto il direttore della Cia, David Petraeus. In particolare nella sua prima conferenza stampa dopo la rielezione, il presidente non ha voluto rispondere alla domanda se ritenesse di essere stato informato troppo tardi del caso (la Casa Bianca ha reso noto che il primo rapporto a Obama fu fatto solo l'8 novembre). Obama ha comunque ribadito al sua completa fiducia nell'Fbi, che ha aperto e sta conducendo le indagini sul caso.
Obama ha difeso a spada tratta Susan Rice. Anzi, e' pronto a promuoverla alla guida del Dipartimento di Stato. "Ha fatto un lavoro spettacolare, ha rappresentato l'America all'Onu con abilita', grazia e forza", ha detto il presidente degli Stati Uniti nel corso di una conferenza stampa riferendosi alle accuse del repubblicano John McCain all'ambasciatore all'Onu. La Rice, ha continuato Obama, "ha parlato ed e' apparsa per conto della Casa Bianca e ha fornito le migliori informazioni di cui era in possesso. Se McCain vuole prendersela con lei perche' e' un bersaglio facile e minarne la reputazione, cio' e' sconvolgente. Se la prenda con me, invece".  
Nel corso di una difesa a spada tratta dell'ambasciatore Usa all'Onu, Susan Rice, chiamata in causa dai repubblicani sull'attacco al consolato di Bengasi, Barack Obama ha affermato: "Forse la nominero'", segretario di Stato al posto di Hillary Clinton, che intende lasciare l'incarico. Il nome della Rice gira da settimane per la guida della diplomazia sa ma il suo rapporto in cui aveva definito l'attacco al Consolato di Bengasi, non "un atto terroristico", ma "il degenerare di una manifestazione spontanea di protesta", le ha attirato gli strali dei Repubblicani che in sede di ratifica dell'eventuale nomina, hanno promesso vendetta.
"Nel mio secondo mandato voglio essere un presidente ancora migliore". E' l'impegno preso da Barack Obama nella sua prima conferenza stampa dalla rielezione. "Con Michelle proprio in questi giorni stavamo riflettendo su quanto sia un privilegio e un onore essere in questa posizione e quanto anche chi non ha votato per noi conta su di noi - ha affermato Obama - siamo pienamente consapevoli di questa responsabilita'".
Come fece nel 2009 subito dopo il suo insediamento alla Casa Bianca Barack Obama torna a tendere la mano all'Iran, promettendo di volersi impegnare nei prossimi mesi in una nuova 'offensiva' diplomatica per aprire il dialogo sul programma nucleare degli ayatollah. Nella sua prima conferenza stampa dalla riconferma il presidente ha ribadito che c'e' ancora una finestra d'opportunita per risolvere diplomaticamente la crisi con l'Iran e per impedire comunque a Teheran di dotarsi della bomba atomica.

Francia, senato approva 'emendamento Nutella'



PARIGI - Il Senato francese ha approvato il cosiddetto 'emendamento Nutella' alla progetto di legge di bilancio per i servizi sociali 2013 (Pflss), che introduce un aumento del 300% della tassazione sull'olio di palma per uso alimentare, uno degli ingredienti principali della celebre crema da spalmare.

Il provvedimento è stato approvato in prima lettura con 211 voti a favore e 133 contrari, e dovrà ora prima essere riesaminato al Senato nel voto generale del capitolo tariffe del Pflss, poi passare all'esame dell'Assemblea nazionale, che ha già approvato il progetto di legge, ma senza l'emendamento in questione. Presentato dal senatore socialista Yves Daudigny, il testo prevede l'introduzione di un contributo addizionale di 300 euro per tonnellata alla tassa sugli olii di palma, palmisto e copra per uso alimentare umano, e si applica ai prodotti alimentari "secondo la quantità presente nella loro composizione"

. L'imposta supplementare, secondo il relatore del provvedimento, sarebbe giustificata da due fattori. Da un lato, la nocività per la salute di questi oli, "utilizzati in modo eccessivo dalla ristorazione collettiva e nell'industria agroalimentare", che "contribuiscono allo sviluppo dell'obesità" e "favoriscono le malattie cardiovascolari". Dall'altro, il contributo della loro produzione alla deforestazione in Paesi come la Malaysia e l'Indonesia, che ne sono i principali esportatori al mondo.

Il governo francese non ha finora preso ufficialmente posizione sull'emendamento, anche se il ministro della Sanità, Marisol Touraine, ha espresso "riserve sull'aumento della tassa", spiegando che a suo parere il dibattito sul bilancio dei servizi sociali non è il contesto migliore per aprire un dibattito su questo tema.

martedì 13 novembre 2012

Non piove a Roma. Ma il fiume Tevere fa comunque paura


ROMA - . La piena nella Capitale è attesa mercoledì intorno alle 12. Sono i corsi d'acqua infatti quelli a preoccupare di più in queste ore in cui Umbria, Toscana e alto Lazio vengono flagellate dal maltempo. In Umbria in particolare, il livello dei fiumi si è mantenuto in costante crescita fino alle prime ore dell'alba, raggiungendo, nel caso del Tevere, una quota massima di m. 7,92 a Ponte Nuovo di Torgiano e di 9,83 a Montemolino di Todi per poi stabilizzarsi e, nel caso di Ponte Nuovo, segnare una prima lieve decrescita che indica il passaggio dell'onda di piena. Resta, comunque, alta l'attenzione sull'area del Medio Tevere anche a causa dei consistenti apporti idrici a monte dell'asta
 La Protezione civile di Roma Capitale, in costante contatto con la Protezione civile regionale, sta seguendo l'evoluzione delle condizioni meteorologiche e le attività connesse allo svuotamento dei bacini di contenimento delle acque a monte del fiume Tevere. «Alle ore 9 di oggi, 13 novembre, il Tevere ha raggiunto i 10 metri all’idrometro di Ripetta mentre, secondo quanto riferito dal Centro Funzionale dell’ufficio idrografico e marografico regionale, questa sera nello stesso punto le acque toccheranno gli 11 metri di altezza» E per la massima allerta: «Il picco massimo sarà, dunque, raggiunto domani (mercoledì, ndr) dopo mezzogiorno, quando si prevede di sfiorare i 12 metri». Ma la Protezione civile è rassicurante: «L’andamento “morbido” dell’innalzamento dei livelli traccia uno scenario ordinario che non determinerà situazioni di allarme». Presidi di pronto intervento sono collocati a Prima Porta, Ponte Milvio e Idroscalo.
a piena del Tevere ha raggiunto la zona di Orte dove il fiume è esondato invadendo i terreni circostanti e creando una grave situazione nei collegamenti stradali. Sommersi decine di locali, negozi, abitazione che si trovano nell'area attraversata dal Tevere. Soprattutto la stazione ferroviaria di Orte Scalo è isolata non essendo raggiungibile da Orte centro, né da Vasanello e Gallese. Il sottopasso che conduce ad Orte Scalo è sommerso da una quarantina di centimetri di acqua. L’isolamento della stazione di Orte scalo crea molte difficoltà trattandosi dell’unico importante scalo del Viterbese per i convogli sulla Roma – Firenze – Milano con un elevato numeri di passeggeri, molti dei quali provenienti dalla vicina Umbria.

Valentino Rossi-Yamaha, capitolo 2


Ci siamo. Dopo due stagioni poverissime di risultati che hanno portato al divorzio consensuale dalla Ducati, il Dottore è tornato al suo primo amore, quella Yamaha che ha condotto dal 2004 al 2010 vincendo anche quattro titoli nella classe regina.
Primi giri sulla pista di Valencia, schivando tanti fotografi e curiosi accorsi sulla pista spagnola: la seconda era con la M1 è cominciata ufficialmente alle 10.05 e proseguirà anche domani per i test. Pista bagnata, che ha costretto Valentino a rientrare presto nei box, soltanto dopo due tornate, per indossare le gomme da pioggia.
Nel frattempo, Rossi ha dato sfogo alla sua fantasia e alla sua voglia di tornare competitivo sui social network: su Twitter ha mostrato la foto del cupolino con il suo numero 46 scrivendo “Ciao. Ciao. Come stai? Ti vedo bene”. “Mi sei mancato”. “Anche tu”.
Torna in sella alla Yamaha del team privato Tech3 anche Loris Capirossi. "Devo ringraziare la Yamaha - ha detto l'ex pilota, ritiratosi un anno fa - che mi ha fatto trovare la moto. Per me è stata un'opportunità fantastica e sono contento. Sono uscito presto per sfruttare i cinque giri a disposizione, ne ho fatti quattro e sono contento".

domenica 11 novembre 2012

Diabolik compie 50'anni


È il 1° novembre 1962 quando in un'Italia in pieno boom economico nasce, dalla mente delle sorelle Angela e Luciana Giussani , un nuovo anti-eroe: Diabolik .
È un ladro inafferrabile, un killer spietato, ma con propri principi etici (non peggiore di certi elementi che in quella stessa società occupavano posizioni di prestigio e di potere). La sua identità è celata da una maschera, divenuta la firma del fumetto. Ha una passione per i gioielli e le opere d'arte e prepara i suoi colpi in modo impeccabile, fuggendo a bordo della mitica Jaguar nera.
“Si prova una soddisfazione non del tutto pacifica (ma per questo più eccitante) nel parteggiare per il cattivo”.
I fumetti, scritti dalle sorelle, hanno preso la forma definitiva con i disegni di Enzo Facciolo e qualche anno con il tratto di Sergio Zaniboni , le due pietre miliari di Diabolik. Due figure sono decisive nella sua vita: la sua nemesi, l'Ispettore Ginko, che da sempre gli dà la caccia, e la bellissima e leale Eva Kant, la donna della sua vita.
"Siamo arrivate al fumetto senza saperne niente. Volevamo dare al pubblico un giallo di facile lettura, e i disegni raggiungevano questo scopo. Così ecco Diabolik a fumetti”.
Angela Giussani
4 libri dedicati ai 4 personaggi che hanno fatto la storia di Diabolik.
Per celebrare l’anniversario i Magazzini Salani offrono un cofanetto in una speciale edizione limitata per gli amanti dell’uomo mascherato. Una scatola in metallo che racchiude quattro volumi a fumetti, scritti da Sandrone Dazieri , Tito Faraci , Mario Gomboli e magistralmente illustrati da Giuseppe Palumbo .
Eva Kant. Quando Diabolik non c’era. 
Fu un diamante rosa a far incontrare il Re del Terrore e Eva, tanti anni fa. Ora quello stesso gioiello fa riaffiorare i ricordi di una giovinezza vissuta tra avventure, delitti, ricatti.
Ginko. Prima di Diabolik. 
Ginko non ama parlare dei suoi primi passi nella Polizia, quando ancora ignorava l’esistenza del Re del Terrore. Ma mentre trova la chiave per chiudere la sua prima indagine, i ricordi tornano e le vecchie ferite si riaprono.  
Gli anni perduti nel sangue. 
Che cosa trasformò il giovanissimo Diabolik, fuggiasco dall’isola di King, nel sanguinario criminale che, a Clerville, si faceva chiamare Walter Dorian? Neppure Eva sa quale incontri abbiano forgiato il carattere del suo compagno, ma forse è giunto il momento dei ricordi…  
Altea. I misteri di Vallenberg. 
Nel passato di Altea, duchessa di Vallenberg, c’è una tragedia dai contorni oscuri il cui ricordo, dopo tanti anni, riaffiora per sconvolgere la sua vita. E per distruggere il suo rapporto con Ginko. Ma anche Diabolik ha vecchi conti in sospeso…
Cinquant’anni vissuti diabolikamente.
La celebrazione per il 50° anniversario prosegue con il tour della mostra itinerante Cinquant’anni vissuti diabolikamente. Una sorta di diaboliko museo che ha già toccato numerose tappe italiane e che arriva, in versione aggiornata e arricchita, a Milano (presso il padiglione Olona del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia , dal 10 al 21 novembre).
Sono per la prima volta esposti al pubblico numerosi cimeli di grande interesse per gli appassionati del fumetto e i semplici curiosi: le tavole originali dei primi numeri, una copia dell’introvabile e preziosissimo numero 1 del 1962, rari gadget d’epoca, pagine di sceneggiatura uscite dalla macchina per scrivere di Angela Giussani. Di notevole importanza la parte multimediale della mostra: alcuni monitor mostrano ai visitatori filmati d’epoca, gallerie d’immagini, il trailer del film Diabolik del 1968 girato da Mario Bava. Ma saranno presenti anche totem interattivi per permettere al pubblico di sfogliare elettronicamente il primo numero di Diabolik e di interrogare la banca dati della redazione alla ricerca di curiosità, di episodi o nomi apparsi nei quasi 800 albi pubblicati fino ad oggi.
Infine un maxi schermo proietta il documentario Le Sorelle Diabolike , prodotto da Michele Bongiorno e dedicato all’appassionante vita di Angela e Luciana Giussani, le due signore della buona borghesia milanese che hanno ideato questo cattivo vincente. Imperdibile!
Diabolik, la serie su Sky Cinema.
Sky Cinema sta lavorando alla realizzazione della serie tratta dal fumetto cult Diabolik. Per la prima volta, il personaggio creato dalle sorelle Giussani vivrà in carne ed ossa sul piccolo schermo. I 13 episodi saranno fedeli alla linea tracciata dalle due autrici e ricreeranno un immaginario senza tempo che, ancora oggi, conquista con le sue storie originali.
La serie (13 episodi da 50') farà calare lo spettatore nel mondo di Diabolik, un mondo sospeso nel tempo. Luci e ombre, avidità e onore, piani geniali, fughe spettacolari, colpi di scena e sofisticate tecnologie a servizio del crimine. In cui il bene e il male sono in perenne conflitto.
I personaggi principali, Eva, Ginko ed Altea, affiancheranno il protagonista e gli faranno vivere una nuova dimensione, non più solo eroe di carta e Re del Terrore: forse l'eterna domanda Diabolik, chi sei? sta per essere svelata....
Il progetto sarà realizzato con la collaborazione di Mario Gomboli, che ha raccolto l'eredità delle sorelle Giussani e ne prosegue l'avventura, curando la pubblicazione dei fumetti attraverso la casa editrice Astorina .
DK – Work in progress.
In occasione del Festival Internazionale del Fumetto, Lucca Comics and Games , che si è appena concluso, la Casa Editrice Astorina ha presentato il volume DK – Work in progress.
DK non è Diabolik. È altro da lui, dal classico Re del Terrore, anche se molti aspetti li accomunano. È altro perché non ha lo stesso formato, tanto per incominciare. Perché Gomboli lo ha pensato come un’altra possibile realtà. Quale? Una realtà parallela ma diversa, deviata, riconducibile per qualche elemento a quella che i lettori conoscono da cinquant’anni. Ma chiaramente altra. È altro perché è un esperimento in via di lavorazione/elaborazione: alcune pagine sono definite in ogni dettaglio, compresa la colorazione; altre sono in bianco e nero; altre a matita; altre semplicemente in sceneggiatura. E dell’episodio finale esiste solo il soggetto. La scelta di questa anomala presentazione non è casuale: vuole sottolineare quanto quella definita operazione DK sia ancora in atto e passibile di ripensamenti e svolte anche significative.
 Così è nato DK.
Il segreto di Diabolik. 
I libri di Diabolik sono da sempre oggetto di collezione da parte di una numerosa schiera di fan. Ecco quindi in edicola (dal 1° Novembre) una sorpresa per i lettori affezionati: una copertina speciale e una storia particolare illustrata in modo assolutamente originale. 
L’albo inedito di Diabolik ha una copertina realizzata con stile pittorico da Emanuele Barison con l’inserimento di un disegno di Bruno Brindisi , l’affermato disegnatore della scuderia bonelliana.  
Diabolik è entrato saldamente nell’immaginario collettivo degli italiani, al punto che anche chi non ne ha mai letto un episodio è in grado di riconoscere i suoi occhi gelidi, la sua nera silhouette, il sibilo del suo pugnale che colpisce inesorabile. 
Diabolik senza prendere le sembianze di nessuno, è riuscito a introdursi nella nostra mente e nella nostra cultura. E questo posto non l’ha rubato: gli spetta di diritto.


giovedì 8 novembre 2012

Obama resta alla Casa Bianca Le borse tentano il rimbalzo


Roma, 8 nov, - Obama torna alla Casa Bianca per altri quattro anni ma il suo grande successo non ha convinto le borse che ieri hanno chiuso in forte perdita. Stamattina pero' le divise europee tentano il rimbalzo, aprendo tutte in rialzo.
  "Il meglio deve ancora venire" ha detto ieri Obama Sul palco del Centro congressi McCormick di Chicago.
La prospettiva che Obama siedera' per altri quattro anni alla Casa Bianca, con il compito di rilanciare l'economia e di evitare il 'fiscal cliff - il baratro finanziario legato all'alto debito e all'aumento delle tasse a cui gli Usa potrebbero andare incontro se non verra' entro fine anno trovato un accordo sui tagli alla spesa pubblica e aumenti fiscali da 600 miliardi di dollari che dovrebbero scattare dal primo gennaio 2013 - non e' piaciuta neanche alle agenzie di rating.
Fitch su questo e' stata molto chiara: se non ci sara' l'accordo il declassamento degli Usa sara' inevitabile e Moody's ha fatto sapere che la rielezione di Obama alla Casa Bianca non e' sufficiente per rimuovere l'outlook negativo sul rating statunitense, attualmente di 'tripla A'. Ma intanto Obama e la sua famiglia democratica hanno vissuto ieri il loro giorno di festa: il presidente ha conquistato tutti gli Stati in bilico tranne uno e ha incassato una vittoria dal significato politico altrettanto profondo del 2008.
Davanti a 10mila sostenitori riuniti nel centro congressi, Obama ha recuperato il tema della speranza e ha lanciato un appello bipartisan ai repubblicani a lavorare insieme, esorcizzando la paura di un Paese diviso: "Siamo una famiglia americana e prosperiamo e cadiamo insieme come un'unica nazione e un unico popolo". Subito dopo il presidente Usa ha chiamato i leader del Congresso sollecitandoli a lavorare insieme "per la riuzione del deficit".
Nella convulsa notte elettorale, accantonati i toni aspri della campagna, Romney aveva teso la mano al presidente augurandogli successo per il Paese. Resta pero' il fatto che la Camera dei Rappresentanti e' rimasta saldamente nelle mani dei repubblicani e quindi, con l'anatra zoppa (senza cioe' una salda maggioranza alle spalle), Obama dovra' affrontare i nodi che lo attendono sin dalle prossime settimane.
Oltre il "fiscal cliff", che i mercati temono, le ambizioni nucleari di Teheran, la drammatica crisi siriana e il crescente potere della Cina.
  Intanto tutto il mondo ha applaudito la vittoria del presidente: da Pechino a Mosca, tutti hanno eletto nel risultato elettorale un segno di stabilita'. E pure il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha assicurato che l'alleanza strategica con gli Usa e' piu' forte che mai. Freddi gli iraniani, che hanno avvertito Obama di non illudersi che i rapporti potranno cambiare rapidamente. Ne hanno preso atto anche i talebani che hanno chiesto di accelerare i tempi del ritiro dall'Afghanistan.
Dall'Italia il presidente Giorgio Napolitano ha affermato che "la maggioranza degli americani ha mostrato di apprezzare gli sforzi compiuti da Obama in un momento di grande difficolta' per gli Stati Uniti e per il mondo, e gli ha dato credito per portare avanti il suo impegno". Il premier Mario Monti ha sottolineato che con la conferma di Obama, "l'Italia sa di poter contare su un'America forte e solidale, che continuera' a svolgere un ruolo fondamentale sulla scena internazionale e a impegnarsi a far fronte alle numerose sfide globali".

Windows Live Messenger al tramonto


Microsoft ha infatti intenzione di chiuderlo entro i prossimi mesi per dirottare utenti e traffico su Skype. Messenger sarà quindi pienamente e definitivamente integrato nel software proprietario freeware di messaggistica istantanea e VoIP.
Dopo i primi rumors delle scorse ore, adesso la notizia è diventata ufficiale.
Nato nel 1999, MSN Messenger (ribattezzato Windows Live Messenger nel 2005) è stato uno dei più grandi successi del gruppo con più di 300 milioni di iscritti attivi mesilmente.
Nel corso degli anni sono state rilasciate varie versioni fino all’ultima 16.4, disponibile dall’inizio del mese scorso per tutti i sistemi operativi.
APPROFONDIMENTO: Disponibile Skype per Windows 8
In realtà sarà solo l’applicazione a sparire, ma la piattaforma resterà viva e vegeta. Il processo di unione dei due servizi viene portato avanti ormai da diversi mesi, dato che 80% dei messaggi chat inviati tra utenti Skype vengono già gestiti da Messenger.
Ovviamente Microsoft provvederà ad attivare una procedura per integrare i contatti di Live Messenger con quelli di Skype, in modo da non creare grossi problemi agli utenti.


Più colesterolo buono grazie al pomodoro geneticamente modificato


I ricercatori dell'Università della California di Los Angeles (Usa) hanno ottenuto un pomodoro geneticamente modificato che produce una proteina che svolge le stesse funzioni di quella presente nel colesterolo buono, ma in modo molto più efficace. Durante l'American Heart Association's Scientific Sessions 2012, che si concluderà oggi proprio a Los Angeles, Alan Fogelman, responsabile delle ricerche che hanno portato alla creazione di questa nuova varietà di pomodoro, ha sottolineato che uno dei vantaggi principali della piante è permettere di aumentare la componente proteica del colesterolo buono semplicemente attraverso l'alimentazione.

I pomodori sono stati ingegnerizzati in modo tale da produrre un peptide chiamato 6F, in grado, appunto, di simulare l'azione di ApoA-1, la proteina principale del colesterolo buono (detto anche HDL). Dopo averli liofilizzati, i ricercatori li hanno aggiunti ad un mangime per topi studiato in modo tale da mimare la tipica dieta occidentale ricca di grassi e calorie. Rispetto agli animali che hanno ricevuto il mangime senza aggiunta di pomodori, quelli che hanno mangiato il cibo addizionato hanno mostrato livelli più alti di colesterolo buono e dell'attività di un enzima antiossidante associato al colesterolo HDL e ad un rischio inferiore di malattie cardiache. Viceversa, in questi topi l'infiammazione era ridotta, così come i livelli di molecole che accelerano la formazione delle placche aterosclerotiche negli animali e, soprattutto, il numero di placche.

“A quanto ne sappiamo – ha spiegato Fogelman – si tratta del primo esempio di un farmaco con queste proprietà che è stato prodotto in una pianta commestibile e che è biologicamente attivo quando viene dato da mangiare senza bisogno di isolarlo o purificarl

Sanità, tagli a reparti e posti letto



È ancora in balìa del burrascoso rapporto tra governo e Regioni il destino della spending review che dovrebbe colpire pesantemente la sanità pubblica. Dopo il decreto di questa estate, che definiva i contorni dei tagli da mettere in campo, in questi giorni il ministro della Sanità Renato Balduzzi ha messo a punto le regole attuative del programma di contenimento della spesa sanitaria che le Regioni dovrebbero tradurre in provvedimenti effettivi entro il prossimo 31 dicembre. Il condizionale però è d’obbligo, perché nelle prossime settimane si infittiranno i contatti tra governo e Regioni. Queste ultime infatti stanno cercando in tutti i modi di resistere ad una intromissione governativa in un ambito gestionale che dovrebbe essere di esclusiva competenza delle Regioni stesse.
SPENDING REVIEW, ECCO TUTTI I TAGLI DEL GOVERNO
La situazione però è tale, o meglio, dovremmo dire, il disastro gestionale è tale, che il governo ha deciso di intervenire pesantemente, e i sacrifici che chiede non sono pochi. Sono circa 20mila i posti letto che dovranno essere ridotti per le degenze ordinarie, un migliaio invece i reparti considerati inutili che dovranno scomparire. Un problema quest’ultimo non da poco se si pensa che comporterà la perdita della poltrona per altrettanti baroni e primari ospedalieri che di certo faranno sentire tutto il peso della loro lobby. Nulla si sa ancora con chiarezza sulla cifra che lo Stato risparmierà da questi interventi, anche perché come detto, molto dipenderà da quello che le Regioni saranno in grado effettivamente di attuare.
SPENDING REVIEW, IL RICATTO DEI COMUNI
Tra le realtà più colpite ci saranno certamente Molise, Tentino e Lazio che dovranno mettere in campo politiche di riduzione della spesa dell’ordine, rispettivamente, del 30%, del 20% e del 19%. Una vera e propria rivoluzione, soprattutto per quanto riguarderà il riordino delle prestazioni degli ospedali. Le linee guida imposte dal ministro Balduzzi, prevedono infatti tre classi diverse di strutture, a cui d’ora in poi dovranno uniformarsi tutte le Regioni.
Ci sarà innanzitutto un ospedale di base, con bacino di utenti che andrà dagli 80mila ai 150mila abitanti, e che avrà un pronto soccorso e un numero essenziale di specialità. Poi un presidio, cosiddetto di primo livello, al servizio di una comunità di 150-300mila abitanti, che potrà contare su reparti di emergenza-urgenza con numerose specialità e tecnologie avanzate. Infine i grandi ospedali tipo gli Irccs, detti di secondo livello, destinati ad una platea tra i 600mila e il milione di abitanti, che avranno tutte le dotazioni maggiori.
“In realtà però – ci spiega Stefano Cecconi, responsabile Politiche della salute della Cgil – questa razionalizzazione delle spese potrà solo marginalmente compensare il taglio pesantissimo che la sanità ha subito e subirà in questi anni. Solo con il governo Monti stiamo parlando di riduzioni di trasferimenti alle Regioni che dal 2012 al 2015 saranno di 9,4 miliardi di euro”. Una cifra che sale addirittura a circa 30 miliardi di euro se si calcolano anche i tagli apportati dal 2011 ad oggi. “Di fronte a questo scenario – attacca Cecconi – in molte strutture sanitarie si dovrà decidere ad esempio tra l’acquisto di un nuovo macchinario e la conseguente chiusura di un consultorio, perché la spesa imposta alle Asl locali dovrà essere comunque rispettata”.
Una situazione che ovviamente non potrà che ripercuotersi sui cittadini, con conseguenze fin d’ora immaginabili. “Già in questi mesi si sono visti sul territorio gli effetti di questa sorta di smantellamento sanitario – fa notare Cecconi – con categorie come quelle degli invalidi o dei pensionati pesantemente colpiti. Ma se si andrà avanti di questo passo, anche il cittadino medio potrà ritrovarsi tra qualche tempo di fronte al taglio di prestazioni a cui prima aveva avuto sempre diritto. Un contesto drammatico aggravato tra l’altro dall’ultima legge di stabilità che prevede ulteriori tagli di 600 milioni per il 2013 e di un miliardo per il 2014”.

Boom degli smartphone: 821 milioni nel solo 2012!


Il mercato mobile va a gonfie vele e a dirlo è una ricerca di Gartner che ha calcolato per il 2012 un totale di ben 821 milioni di dispositivi venduti mentre per il 2013 si parla addirittura di 1,2 miliardi di unità
Le stime sono state fatte da Gartner, una delle maggiori società di analisi del settore. Ebbene, secondo queste stime nel solo 2012 verranno venduti ben 821 milioni di smartphone che corrisponderanno al 70% dei dispositivi totali. Per il prossimo anno ci si attende un ulteriore aumento delle vendite che arriveranno a totalizzare ben 1,2 miliardi di terminali venduti. 

Concentrandosi sul settore business, per quest’anno saranno venduti 13 milioni di tablet, cifra destinata a triplicare per il 2016 raggiungendo un volume di vendita pari a 53 milioni di unità. Una spinta alle vendite dovrebbe arrivare anche dalla nuova piattaforma Windows 8 che però non dovrebbe superare i dispositivi iOS e Android a causa del ritardo accumulato in questi anni da Microsoft.
Sempre parlando del mercato aziendale, Gartner prevede una costante crescita della piattaforma Android. Nel 2012 solo un terzo degli smartphone venduti alle aziende sono col sistema operativo di Google, ma per il 2016 dovrebbero raggiungere una quota pari al 56%. Considerato il mercato globale, gli smartphone Android sono comunque già i più venduti con una quota pari al 75%.
Dati che non faranno sorridere RIM che con i suoi BlackBerry è stata per anni l’azienda di riferimento per il mercato business. Se non ci saranno idee strategiche vincenti, potrebbe essere messa in discussione l’intera esistenza del gruppo che negli ultimi mesi non ha fatto altro che registrare ingenti perdite.