lunedì 23 aprile 2012

TABLET, Alcatel One Touch Tab T20




Nuovissimo  tablet inedito, Alcatel One Touch Tab T20, che fa il suo debutto proprio alla kermesse milanese. Si tratta di un table nel formato da 7°pollici e cpn risoluzione di 1024x600 pixel rapporto 16:9, particolarmente adatto quindi ad un impiego multimediale, e dotato di 1GB di RAM e 4GB di storage flash integrato, che possono essere espansi tramite lo slot microSD integrato (max 32GB).
Il processore è il notissimo Rockchip RK2918, basato su core ARM Cortex A8 a 1GHz, mentre la dotazione d'interfacce di rete comprende unicamente il WiFi. Mancano quindi il GPS e il Bluetooth, mentre il 3G potrà essere aggiunto opzionalmente tramite un dongle USB da collegare alla porta mini USB host.
La batteria ha una capacità di 2900mAh,
e dovrebbe assicurare un'autonomia massima in standby di 140 ore. Il telaio, in lega metallica, ha uno spessore contenutissimo e una finitura satinata sul fondo, che però non ospita una camera posteriore. Il sistema operativo preinstallato è Android 4.0.3 Ice cream Sandwich.
La sintesi delle caratteristiche tecniche dell'Alcatel One Touch Tab T20 evidenzia senza alcun dubbio che si tratta di un tablet ultra-economico (prezzo di 150 euro):
·         Sistema operativo: Android 4.0.3 Ice Cream Sandwich
·         Processore: Rockchip RK2918, 1GHz Cortex A8
·         Memoria: 1 GB RAM
·         Storage: 4 GB NAND Flash
·         Display: 7pollici 1024 x 600, 16:9 WSVGA, TFT multitouch capacitivo a 5 punti
·         Networking: WiFi 802.11 b/g/n
·         Porte: mini USB e jack audio combo
·         Audio: altoparlanti stereo e microfono integrato
·         Espansioni: microSD max 32GB
·         Batteria: 2900 mAh 3.7V
·         Camera: frontale da 0.3 megapixel
·         Dimensioni: 172 x13x 11.7 mm


Porsche 911 Carrera S







La nuova 911 Carrera S è realizzata in struttura composita in alluminio e acciaio. Impiegato ampiamente e nei punti giusti, l’alluminio leggero migliora i consumi e la dinamica di guida. Inoltre, contribuisce a ridurre il rapporto peso/potenza, pari a 4,7 kg/kW (3,5 kg/CV) nella 911 Carrera S. La nuova 911 Carrera S mostra tutte le qualità che ci si aspetta da una vettura sportiva, le cui origini risiedono nel Motorsport. La nuova architettura della vettura, con carreggiata più larga all’asse anteriore e una linea del tetto più bassa, contribuisce a rendere dinamico ed elegantemente sportivo il frontale della nuova 911.

Il nuovo motore a 6 cilindri boxer da 3,4 litri posizionato a sbalzo unisce tradizione ed innovazione grazie alla riduzione della cilindrata. La sensazione dovrebbe essere, piuttosto, di un aumento di cilindrata, poiché, rispetto al motore da 3,6 litri del modello precedente, il nuovo motore da 3,4 litri sviluppa più potenza sulla strada. Componente fondamentale del suo DNA è, quindi, la potenza: motore da 3,8 litri ad iniezione diretta (Direct Fuel Injection, DFI) e VarioCam Plus. Potenza di 294 kW (400 CV) a 7.400 giri/min e coppia massima di 440 Nm a 5.600 giri/min. Con cambio manuale bastano solo 4,5 secondi per l’accelerazione da 0 a 100 km/h. La spinta propulsiva? Termina a ben 304 km/h. Valori che la nuova 911 Carrera S soddisfa completamente anche in termini di efficienza. Grazie a consumi ed emissioni di CO2 ridotti fino al 14% rispetto al modello precedente. Ciò è possibile, ad esempio, grazie alla funzione automatica Start-Stop, presente di serie, o alla funzione «veleggiare», in combinazione con il cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK) opzionale. Potete riconoscere le origini della 911 Carrera S anche ascoltando il sound intenso del motore. O ammirando i doppi terminali di scarico in acciaio legato spazzolato e i cerchi da 20 pollici Carrera S. Grazie al Porsche Active Suspension Management (PASM), di serie, o al telaio sportivo PASM, disponibile su richiesta, con assetto ribassato di 20 mm e aerodinamica sportiva. Oppure grazie al pacchetto Sport Chrono opzionale e al sistema supporti motore attivi. Il Porsche Torque Vectoring (PTV), di serie, garantisce una maggiore trazione, come il Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus) in combinazione con il PDK opzionale. 




Il Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC), disponibile su richiesta, è un sistema per la stabilizzazione attiva del rollio che aumenta agilità, comfort e sicurezza. In tema di sicurezza: i freni della nuova 911 Carrera S dispongono, per la prima volta, di pinze fisse monoblocco anteriori a 6 anziché 4 pistoncini, per uno spazio di frenata ridotto. I fari Bi-Xenon sono di serie. Su richiesta è disponibile il Porsche Dynamic Light System (PDLS). I nuovi fari Bi-Xenon, di serie, dai contorni ovali, assicurano un look più classico e mostrano un dettaglio tecnico rilevante: il funzionamento delle luci. 





La parte posteriore presenta linee decisamente più energiche. Nel design, nel look e nell’effetto complessivo. L’impressione è generata dal profilo particolarmente marcato della parte posteriore, grazie alle nuove luci posteriori con tecnologia a LED la cui forma sottile accentua le linee orizzontali della coda. I rifrangenti, posizionati verso il basso, diffondono una luce caratteristica, soprattutto di notte. Un principio valido soprattutto per gli interni della nuova 911 dove sportività, funzionalità ed allestimenti pregiati formano un’unità perfetta. Per uno stile di guida dinamico e per l’uso quotidiano. E per entrambi allo stesso tempo. Sportività e comfort in perfetta sintonia generazione di vetture sportive. La disposizione dei 5 strumenti circolari con contagiri centrale è tipicamente 911. Nuova è la strumentazione con schermo a colori da 4,6 pollici ad alta risoluzione con tecnologia TFT e VGA, che visualizza le informazioni del computer di bordo, del sistema audio o del navigatore. I sedili sportivi, ora regolabili elettricamente in quattro posizioni, offrono un comfort elevato oltre a un ottimo contenimento sportivo. Il nuovo climatizzatore automatico a due zone, con regolazione separata della temperatura lato guidatore e passeggero, è presente di serie. Nella nuova 911 il design e la tecnica sono inseparabili. Proprio come il comfort e lo sport. Una personalità forte, infatti, non rifiuta gli opposti, ma cerca di unirli.










domenica 22 aprile 2012

DIABLO 3 : LA BETA APERTA A TUTTI



Blizzard ha deciso di rendere Open la beta di Diablo 3 fino a lunedi.
Questa decisione nasce dall’intento di Blizzard di testare le infrastrutture dei server per vedere se riescono a sopportare il carico di connessioni  simultanee, così da poter decidere, con tutta tranquillità, quanti server rendere disponibili al lancio che ricordiamo avverà il 15 Maggio. A partire da venerdì 20 aprile, dalle 21:01 CEST, fino a lunedì 23 aprile alle ore 19:00 CEST, potrete scaricare il client, connettervi, fare gruppo con i vostri amici e giocare tutte e cinque le classi eroiche fino al livello 13, combattendo per salvare il mondo dall’imminente invasione demoniaca. Al momento dell’uscita, il gioco sarà disponibile interamente localizzato in inglese, spagnolo (Sudamerica), brasiliano, portoghese, francese, tedesco, spagnolo (Europa), italiano, polacco, russo, coreano e cinese tradizionale per windows inoltre saranno disponibili inglese, francese e tedesco per Mac. 

La reggia di Caserta



 Palazzo reale di Caserta fu voluto dal re di Napoli Carlo di Borbone, il quale, meravigliato dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di avere una degna sede di rappresentanza del suo governo e della capitale Napoli. volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles. Inizialmente l’idea era di costruita a Napoli, ma Carlo di Borbone, cosciente della considerevole vulnerabilità della capitale ad eventuali attacchi (specie da mare), pensò di costruirla verso l'entroterra, nell'area casertana: un luogo più sicuro e tuttavia non troppo distante da Napoli. Il sovrano si rivolse all'architetto Vanvitelli Luigi. Il re chiese che il progetto comprendesse, oltre al palazzo, il parco e la sistemazione dell'area urbana circostante. La nuova reggia doveva essere simbolo del nuovo stato borbonico e manifestare potenza e grandiosità, ma anche essere efficiente e razionale. Il progetto si inseriva nel più ampio piano politico di re Carlo di Borbone, che probabilmente voleva anche spostare alcune strutture amministrative dello stato nella nuova Reggia, collegandola alla capitale Napoli con un vialone monumentale di oltre 20 km. Questo piano fu però realizzato solo in parte; anche lo stesso palazzo reale non fu completato della cupola e delle torri angolari previste inizialmente.
Vanvitelli giunse a Caserta nel 1751 e iniziò subito la progettazione del palazzo commissionatogli, con l'obbligo di farne uno dei più belli d'Europa. Il 22 novembre di quell'anno l'architetto sottopose al re di Napoli il progetto definitivo per l'approvazione. Due mesi dopo, il 20 gennaio 1752 genetliaco del re, nel corso di una solenne cerimonia alla presenza della famiglia reale con squadroni di cavalieri e di dragoni che segnavano il perimetro dell'edificio, fu posta la prima pietra. Tale momento viene ricordato dall'affresco di Gennaro Maldarelli che campeggia nella volta della Sala del Trono.
L'opera faraonica che il re di Napoli gli aveva richiesto spinse Vanvitelli a circondarsi di validi collaboratori: Marcello Fronton lo affiancò nei lavori del palazzo, Francesco Collecini in quelli del parco e dell'acquedotto , mentre Martin Biancour, di Parigi, venne nominato capo-giardiniere. L'anno dopo, quando i lavori della reggia erano già a buon punto, venne iniziata la costruzione del parco. I lavori durarono complessivamente diversi anni e alcuni dettagli rimasero incompiuti. Nel 1759, infatti, Carlo di Borbone di Napoli era salito al trono di Spagna (con il nome di Carlo III) ed aveva lasciato Napoli per Madrid.
I sovrani che gli succedettero, Ferdinando IV divenuto poi dopo il congresso di Vienna Ferdinando   , e Gioacchino Murat, che all'abbellimento della reggia diede un certo contributo,  col quale ebbe termine in Italia la dinastia dei Borbone, non condivisero lo stesso entusiasmo di Carlo di Borbone per la realizzazione della Reggia. Inoltre, mentre ancora nel 18° secolo non era difficile reperire manodopera economica grazie ai cosiddetti Barbareschi catturati dalle navi napoletane nelle operazioni di repressione della pirateria praticata dalle popolazioni rivierasche del nordafrica, tale fonte di manodopera si azzerò nel secolo successivo con il controllo francese dell'Algeria.
Infine, il 1  marzo 1773 morì Vanvitelli al quale successe il figlio Carlo: questi, anch'egli valido architetto, era però meno estroso e caparbio del padre, al punto che trovò notevoli difficoltà a compiere l'opera secondo il progetto paterno.
La reggia, definita l'ultima grande realizzazione del Barocco italiano, fu terminata nel 1845 (sebbene fosse già abitata nel 1780), risultando un grandioso complesso di 1200 stanze e 1790 finestre, per una spesa complessiva di 8.711.000 ducati. Nel lato meridionale, il palazzo è lungo 249 metri, alto 37,83, decorato con dodici colonne. La facciata principale presenta un avancorpo centrale sormontato da un frontone; ai lati del prospetto, dove il corpo di fabbrica longitudinale si interseca con quello trasversale, si innestano altri due avancorpi. La facciata sul giardino è uguale alla precedente, ma presenta finestre inquadrate da lesene scanalate.
Nel complesso, la reggia ricopre un'area di circa 47.000 m². Oltre alla costruzione perimetrale rettangolare, il palazzo ha, all'interno del rettangolo, due corpi di fabbricato che s'intersecano a croce e formano quattro vasti cortili interni di oltre 3.800 m² ciascuno.
Oltre la soglia dell'entrata principale alla reggia si apre un vasto vestibolo ottagonale del diametro di 15,22 metri, adorno di venti colonne doriche. A destra e a sinistra si inseriscono i passaggi che portano ai cortili interni, mentre frontalmente un triplice porticato immette al centro topografico della reggia. In fondo, un terzo vestibolo dà adito al parco. Su un lato del vestibolo ottagonale si apre il magnifico scalone reale a doppia rampa, un autentico capolavoro di architettura tardo barocca, largo 18,50 metri alto 14,50 metri e dotato di 117 gradini, immortalato in numerose pellicole cinematografiche. Ai margini del primo pianerottolo della scalinata si trovano due leoni in marmo di Pietro Solari e Paolo Persico, mentre il soffitto, caratterizzato da una doppia volta ellittica, fu affrescato da Girolamo starace-francis  con Le quattro Stagioni e La reggia di Apollo; sulla parete centrale è addossata una statua di Carlo di Borbone, opera di Tommaso Solari, affiancata da La verità e Il merito, realizzate rispettivamente da Andrea Violani e Gaetano Salomone.
Invece la prima sala degli appartamenti veri e propri  è quella degli Alabardieri, con dipinti di Domenico Mondo(1785), alla quale segue quella delle guardie del corpo, arredata in stile impero e impreziosita da dodici bassorilievi di Gaetano Salomone, Paolo Persico e Tommaso Bucciano. La successiva sala, intitolata ad Alessandro il Grande e detta del "baciamano", è affrescata da Mariano Rossi, che vi rappresentò il matrimonio tra Alessandro e Rossane (1787). Si trova al centro della facciata principale e funge da disimpegno tra l'Appartamento Vecchio e l'Appartamento Nuovo.
L'Appartamento Vecchio, posto sulla sinistra, fu il primo ad essere abitato da Ferdinando lV e dalla consorte maria Carolina ed è composto da una serie di stanze con pareti rivestite in seta della fabbrica di San Leucio. Oltre la camera è la sala dei ricevimenti, che, mediante una serie di anticamere, è collegata direttamente alla Biblioteca Palatina e quindi alla cosiddetta Sala Ellittica, che ospita un fulgido esempio di Presepe napoletano.
L'Appartamento Nuovo, posto sulla destra della sala di Alessandro il Grande, fu costruito tra il  1806 ed il 1845. Proseguendo , si giunge quindi all'imponente Sala del Trono, che rappresenta l'ambiente più ricco e suggestivo degli appartamenti reali. Questo era il luogo dove il re riceveva ambasciatori e delegazioni ufficiali, in cui si amministrava la giustizia del sovrano e si tenevano i fastosi balli di corte. Una sala lunga 36 metri e larga 13,50, ricchissima di dorature e pitture, che fu terminata nel 1845 su progetto dell'architetto Gaetano Genovese. Le successive stanze rappresentano il cuore dell'Appartamento Nuovo e furono ultimate dopo il 1816
Il parco reale di caserta si estende per 3 chilometri di lunghezza, con sviluppo Sud-Nord, su 120 ettari di superficie. In corrispondenza del centro della facciata posteriore del palazzo si dipartono due lunghi viali paralleli fra i quali si interpongono una serie di suggestive fontane che, partendo dal limitare settentrionale del Giardino all'italiana, collegano a questo il Giardino all'inglese: La Fontana Margherita. La Vasca e Fontana dei Delfini. La Vasca e Fontana di Eolo. La Vasca e Fontana di Cerere;. Cascatelle e Fontana di Venere e Adone ,La fontana di Diana e Atteone sovrastata dalle Grandi cascate terminali.
Le vasche sono popolate da numerosi pesci, specialmente carpe e carassidi, e vi vegetano piante acquatiche delle specie spicatum e potamogeno crispus.
Giardino all'inglese
All'interno del parco fu realizzato da john andrea Graefer un giardino voluto dalla regina Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, moglie di Ferdinando IV, secondo i dettami dell'epoca che videro prevalere il giardino di paesaggio o detto all'inglese, sottolineatura dell'origine britannica di spazi il più possibile fedeli alla natura (o almeno alla sua interpretazione secondo i canoni del Romanticismo).



L'opera di John Andrea Graefer cominciò nel 1786 e consentì al giardino di formarsi, di anno in anno, con piante e sementi individuate a capri, Agnano; Salerno, Solfatara, Gaeta.
Il giardino è caratterizzato dall'apparente disordine "naturale" di piante (molte le essenze rare e, comunque, non autoctone), corsi d'acqua, laghetti, "rovine" secondo la moda nascente derivata dai recenti scavi pompeani. Di spicco, il bagno di Venere, il criptoportico i ruderi del tempio dorico.
Le fontane del parco sono alimentate dell'acquedotto Carolino, che fu inaugurato nel 1762 da re Ferdinando IV. Quest'opera che attinge l'acqua a 41 km di distanza è, per la maggior parte, costruita in gallerie, che attraversano 6 rilievi, e 3 viadotti (molto noto quello denominato ( i ponti della valle) sito in Valle di Maddaloni, di 60 metri di altezza e 528 metri di lunghezza, ispirato agli acquedotti di epoca romana).
Il suo autore, John Andrea Graefer, lasciò la Reggia di Caserta il 23 dicembre 1798 imbarcandosi sulla nave dell'ammiraglio Nelson insieme alla famiglia reale in fuga dall'arrivo dei francesi. Il giardino fu curato negli anni successivi dai tre figli di Graefer che presero in fitto il giardino dal Direttorio francese di Napoli e lo curarono salvandolo dalla rovina.


Nuova Hyundai i30




La nuova Hyundai i30  ,racchiude l’espressione del linguaggio stilistico “fluid sculpture” di Hyundai. Ispirata dal fluire della natura e dalle sue forme ,il design della nuova i30 è allo stesso tempo accattivante ma dolce, con la tecnologia più sofisticata dell’ultima generazione , ed emissioni ridotte.. In poche parole il concetto di “New Thinking New Possibilities”.
La Nuova i30 non passa di certo inosservata, grazie alle sue linee fluide e decise, e  le sue morbide curve; si distinguono per il design moderno che la fa notare ovunque si trovi  , e che le co nferisconoun appeal sportivo ,dotata di  prestazioni brillanti che rendono unica l'esperienza di guida.
Dotata di  tetto elettrico panoramico, offre il divertimento di un viaggio all'aria aperta. Con il semplice tocco di un bottone, il pannello frontale si apre e si attiva anche il deflettore per proteggere il comfort dei  passeggeri.    

                                                                                                                           Le luci diurne a LED migliorano la visibilità e la sicurezza su strada, conferendo anche un ulteriore tocco di eleganza.                                                                                                                                 
La Nuova i30 , grazie all'ampia possibilità di personalizzazione degli esterni, progettati per distinguersi ovunque .
·         Specchietti esterni ripiegabili elettricamente
·         Gruppi ottici posteriori a LED: si accendono in una frazione di secondo per offrire maggiore sicurezza
·         Maniglie illuminate: le maniglie esterne vengono illuminate all'apertura delle porte.

Fornita di cerchi sia eleganti che  sportivi .Sta a te decidere quale fra i cerchi disponibili sulla Nuova i30 esprimono meglio la tua personalità. 

È possibile scegliere tra i cerchi in acciaio da 15", i cerchi in lega da 15" , i cerchi in lega da 16" oppure i cerchi in lega da 17" con inserti cromati.
Comoda, confortevole ed elegante. L' i30 è equipaggiata con una serie di dotazioni all'avanguardia che offrono un comfort superiore e facilitano la guida. Inoltre, c'è anche un ampia gamma di optional.
Puoi personalizzare la tua Nuova Hyundai i30 come preferisci. Sono disponibili diversi rivestimenti interni tutti di alta qualità . Ogni allestimento offre un'ampia gamma di dotazioni di serie, oltre ad una vasta gamma di optional in grado di aggiungere il tuo tocco personale. Come ad esempio i sedi in pelle.Gli interni neri  conferiscono all'abitacolo della Nuova i30 un look pulito ed affascinante.  il link
.Dotata di comode reti portaoggetti dietro i sedili anteriori e di console centrale. Le reti consentono di riporre in modo pratico mappe, giornali e altro ancora. Mentre il bracciolo centrale dispone di un vano nascosto per custodire piccoli oggetti,  un maggiore comfort di guida, è inoltre disponibile come optional anche il bracciolo scorrevole. Di serie, un doppio portabicchieri incorporato nella console centrale. I comandi per gli alzacristalli elettrici e gli specchietti esterni sono posizionati in modo ergonomico e comodo per il guidatore. Ed integrato nell'elegante cruscotto, il vano portaoggetti ha una capacità di ben 8 litri. Quando l'aria condizionata è in funzione, diventa un comodo vano refrigerato per mantenere fresche le bevande.
Sistema di navigazione


Il sistema di navigazione dispone di uno schermo a colori touchscreen da 7 pollici con un menu rapido. Inoltre, durante la retromarcia, l'immagine posteriore trasmessa dalla retrocamera viene visualizzata automaticamente sullo schermo. Inoltre il sistema di connettività multimediale include una porta USB / iPod, una porta AUX per collegare altri dispositivi audio, e due prese da 12 volt. La Nuova i30 è stata progettata per offrire al guidatore il massimo comfort e praticità. Tutti i comandi sono posizionati in modo comodo ed ergonomico, mentre il quadro strumenti TFT evidenzia tutte le informazioni necessarie. Ogni volta che viene selezionata una delle tre modalità FLEX STEER, è possibile visualizzarla sul display. Il volante multifunzione consente di effettuare ogni regolazione con un semplice tocco. Con la chiave intelligente in tasca, è possibile aprire in automatico le porte della Nuova Hyundai i30. Il motore si avvia con la semplice pressione di un pulsante, senza dover girare alcuna chiave.   Il rivestimento in pelle dei sedili (optional) è caratterizzato da una morbida trama, piacevole al tatto e dal massimo comfort. Come optional sono disponibili i sedili anteriori riscaldabili e regolabili in altezza, con le regolazioni elettriche e il supporto lombare. Inclusi anche il freno di stazionamento elettrico che si attiva con un semplice tocco. Niente più leva del freno a mano, al posto della quale troverete una comoda console centrale con un vano aggiuntivo con copertura scorrevole.      .Quindi più relax durante il viaggio grazie ai comandi al volante del cruise control . Infine la Nuova i30 dispone di un ampio vano portabagagli da ben 378 litri con i sedili posteriori in posizione. Abbattendoli completamente, è possibile creare un vano di carico totalmente piano dall'incredibile capacità di 1.316 litri.

 



Prestazioni

E' tempo di andare oltre i compromessi. Ovunque si guidi, che si tratti di curve strette di montagna o di una strada di campagna che si estende per chilometri, la Nuova i30 rende ogni viaggio più piacevole e divertente. La guida sportiva e l'accelerazione morbida offrono puro piacere di guida su ogni tipo di strada, mentre le ridotte emissioni dei sei motori della gamma garantiscono rispetto per l'ambiente.

Tutti i motori della Nuova Hyundai i30 sono abbinati ad un cambio manuale a 6 marce, mentre l'automatico sempre a 6 marce è disponibile come optional per il motore benzina 1.6 GDI e per i diesel 1.6 CRDi da 110cv e 128cv.
                                                                                                    
La Nuova Hyundai i30 offre come optional un innovativo sistema di luci anteriori adattive (AFLS) che garantisce maggiore sicurezza su ogni tipo di strada e curva. I fari direzionali seguono la strada che state percorrendo illuminandola perfettamente, migliorando la visibilità ed al tempo stesso la riposta del guidatore.
La sicurezza è una priorità della nuova Hyundai i30. Test indipendenti condotti dalle principali organizzazioni europee per la sicurezza hanno confernato come la Nuova i30 si posizioni ai vertici della categoria per i livelli di sicurezza offerti. L'auto è disponibile, infatti, con una dotazione di sicurezza che comprende fino a sette airbag. Di serie ci sono l'airbag per il guidatore e il passeggero anteriore, gli airbag a tendina e quelli laterali. Inoltre, è diponibile come optional un airbag per la protezione delle ginocchia del guidatore per minimizzare i rischi di lesioni gravi. ABS, ESP e controllo di stabilità consentono di guidare in tutta tranquillità, mantenendo la vettura su strada in completa sicurezza. Per prevenire collisioni, è di serie su tutti i modelli un sistema di segnalazione della frenata di emergenza.
La Nuova i30 è dotata di Hill Assist Control, un sistema che assicura al veicolo di non scivolare all'indietro quando si affronta una partenza in salita.


                                                                                
Con Nuova Hyundai i30 non devi preoccuparti dei costi, ma goderti la tua auto.L'esclusivo programma 5 Anni di Tripla Garanzia offre il massimo del valore assicurando ridotti costi di esercizio. Questo, anche grazie al nuovo corso stilistico di Hyundai, fanno della Nuova i30 un'auto perfetta per soddisfare ogni esigenza. 




                 

Cena della domenica ? Per stupire gli amici menu alla francese


Per una serata con gli amici un menù  ispirato alla cucina d’oltralpe . Dal classico paté fino alle famose gallette alla bretone ed in mancabile crème brulèe. In una sinfonia di sapori irresistibili.

DRINK PER COMINCIARE (Kir Royal)

Per 4 persone, versate 1 cucchiaino di liquor crème de cassis in ciascuna flute ben fredda . Colmate con champagne o spumante brut ghiacciati e decorate, a piacere, con grappolini di ribes rosso.

Patè de campagne

Ingredienti per 6 persone:

400g di polpa di vitello macinata , 400g di carne di maiale macinato , 1 cipolla , 1 scalogno , 250g di lardo , 250g di fegato di vitello ,1 spicchio d’aglio, 3 uova , 3 cucchiai di panna fresca , 125g di pancetta stesa, 1 cucchiaino di spezie in polvere (noce moscata , cannella , zenzero) ; prezzemolo ; cognac ; sale e pepe.(600cal/porzione).
1.      
      Mettere la carne di maiale e di vitello, il fegato e il lardo tritati in una ciotola,aggiungere le uova ,cipolla , scalogno e aglio tritati insieme ,la panna , 1 bicchierino di cognac , 1 ciuffo di prezzemolo tritato , le spezie ,un pizzico di sale e di pepe . quindi amalgamare molto bene il composto.
2.       Foderate con le fettine di pancetta uno stampo da 750ml di capacità ,facendole debordare leggermente.  versate nello stampo il composto , livellatelo e ripiegatevi sopra le fettine che fuoriescono.
3.       Trasferite lo stampo in forno già caldo a 180° per 1 ora e 30 minuti. Se dovesse asciugare troppo coprite con alluminio . fate raffreddare il pate , poi coprite con carta da forno ,disponete sopra un peso e mettete a  riposare in frigo per 24 ore. Servite il pate tagliato a fettine accompagnato da crostini.


Gallette Bretonne Complète

  Ingredienti per 4 persone:

125g di farina di grano saraceno ; 2,5dl di latte fresco ; 1 cucchiaio di aceto bianco ; 4 fette di prosciutto cotto ; 6 uova ; 150g di formaggio gruyère ; burro , meglio se salato ; sale e pepe . (390cal/porzione).

1.       Sbattete il latte con l’aceto in una ciotola e lasciate riposare per almeno 10 minuti, mescolando di tanto        in tanto. Disponete la farina in una ciotola, unite il latte preparato a filo, un pizzico di sale,1 cucchiaino di    burro fuso e 2 uova. Montate, in modo da ottenere una pastella liscia e omogenea. Fatela riposare in frigo   per 30 minuti.
2.       Scaldate una padella di 18cm di diametro, ungetela di burro, versate ¼ di pastella nel recipiente, distribuita bene sul fondo della padella e cuocete le gallette, finché i bordi inizieranno a sollevarvi.
Girate la gallette con una spatola, rompete al centro 1 uovo, disponete intorno 1 fetta di prosciutto a pezzi a ¼ del gruyère grattugiato. Cuocete per 2-3 minuti, in modo che l’albume risulti cotto. 
1.       Regalate di sale e pepe e piegate i bordi della gallette verso il centro, in modo da ottenere un quadrato. Trasferite la gallette in forno caldo, ma spento e preparate altre 3 allo stesso modo.

Coniglio In Salsa Alla Senape

Ingredienti per 4 persone:

un coniglio di circa 1,5kg, già tagliato a pezzi; 2 scalogni; 1 rametto di timo; 1 foglia di alloro; 2dl di vino bianco secco; 2 cucchiai di senape; 2 cucchiai di succo di limone; 100ml di panna fresca; 1 ciuffo di prezzemolo ; 40g di burro;olio extra vergine di oliva; sale e pepe. (520cal/porzione).

1.       Scaldare sul fuoco un cucchiaio di olio e 20g di burro in una pirofila. Unite il coniglio e cuocete per circa 10 minuti, finché tutti i pezzi risulteranno dorati.
2.       Spolverizzate il coniglio con timo tritato, unite la foglia di alloro, sale  pepe e mescolate. Coprite con un foglio di alluminio, sigillando lungo i bordi della pirofila e mettere in forno già caldo a 180° per circa 10 minuti. Versate ½ bicchiere di acqua calda e proseguite la cottura per circa 40 minuti.
3.       Sgocciolate i pezzi di coniglio con un mestolo forato e teneteli in caldo. Sciogliete il burro rimasto nel fondo di cottura del coniglio e rosolate gli scalogni tritati. Bagnate con il vino, lasciatelo evaporare, finché il liquido si sarà ridotto di circa la metà. Aggiungete la senape, la panna, il succo di limone, sale e pepe. Mescolate per amalgamare e cuocete la salsa ancora per circa un minuto. Sistemate i pezzi di coniglio in un piatto caldo, ricoprite con salsa e abbondante prezzemolo tritato.


Ed infine 2 splendide idee per il vostro dessert.

              Crème brulèe                                                              florentines

Scaldate 750ml di panna fresca con 2 scorze di limone             Versate in un pentolino 150ml di                       
 e 1 baccello di vaniglia , nel senso della lunghezza.                   Panna fresca, 50g di burro, 120g di
 Montate 8 tuorli con 130g di zucchero, unite la                         zucchero e portate a ebollizione.
 panna filtrata, mescolandolo.                                                    Togliete dal fuoco, incorporate 50g di
 Verasate la crema in 8 cocotte e cuocete,                                farina, mescolando,150g di mandorle
 a bagnomaria, in forno già caldo a                                                 tritate e 100g di canditi tritati. 
 180° per 1h e 15’.                                                                        Versate il composto a cucchiaiate  
 Spolverizzate le crema con zucchero                                     sulla placca foderata con carta da forno  
di canna e caramelate sotto il grill.                                               e Cuocete in forno caldo a 180° per 
                                                                                                         10 minuti. Spennellate un lato dei                                                        
                                                                                                                                                  biscotti con cioccolato fuso.